Stime recenti hanno calcolato anche il diametro di questo asteroide. Qual è il metodo concepito per evitare che la cosa possa portare al manifestarsi di un evento apocalittico.
Il pericolo che un asteroide anche di grosse dimensioni incroci la sua traiettoria con quella dell’orbita della Terrà c’è sempre. D’altronde questa è una cosa già accaduta diverse volte prima. Tre degli esempi più noti avvenuti in passato, e dei quali esistono tracce evidenti, riguardano il Cratere di Chicxulub (ovvero quello generato dall’impatto che, secondo la comunità scientifica, fece estinguere i dinosauri 65,95 milioni di anni fa, n.d.r.) in Messico. Poi il Meteor Crater in Arizona, e l’Evento di Tunguska, che avvenne in Siberia nel 1908.
Ora alcuni scienziati hanno recentemente identificato un nuovo corpo celeste che suscita preoccupazione per il suo potenziale pericolo di impatto con il nostro pianeta. Si tratta dell’asteroide 2024 YR4, scoperto alla fine del 2024 grazie all’iniziativa ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), un programma di monitoraggio concepito per rilevare oggetti spaziali che potrebbero costituire una minaccia alla Terra.
Secondo le prime analisi, questo grosso sasso spaziale ha una probabilità di collisione con la Terra di 1 su 83. E c’è anche una data prevista per l’impatto, individuata nel 22 dicembre 2032. In termini probabilistici, si parla di un rischio che questo asteroide possa colpire la terra per circa l’1,2%. E la probabilità di collisione potrebbe variare nei prossimi anni. Con un diametro stimato tra i 40 e i 100 metri, 2024 YR4 è stato classificato al livello 3 sulla Scala di Torino, uno strumento di valutazione del rischio di impatto.
Tale livello di classificazione indica che l’asteroide richiede un’attenzione particolare, poiché un possibile impatto potrebbe causare danni notevoli a livello locale. Per comprendere la gravità della situazione basti pensare che un corpo celeste di tali dimensioni potrebbe devastare completamente una grande città, rilasciando un’energia equivalente a quella di centinaia di bombe nucleari.
Se si parla di un asteroide di queste dimensioni, almeno gli effetti sarebbero circoscritti ad una specifica area e non costituirebbero una minaccia globale come avvenne invece nel caso dell’asteroide che fece estinguere i dinosauri. Quello era grande tra i 17 e i 23 km in quanto a diametro. Nel caso in cui vi fosse un rischio concreto di impatto, esistono tecniche progettate per deviare la traiettoria dell’asteroide. Ulteriori osservazioni e studi aiuteranno gli scienziati a calcolare in modo più preciso l’orbita di 2024 YR4.
Per il momento, è proprio 2024 YR4. Situazioni analoghe si sono verificate in passato, come nel caso dell’asteroide Apophis 99942, inizialmente considerato pericoloso ma successivamente declassato grazie a nuove e più precise analisi. Anche per 2024 YR4 si spera in un esito simile, anche se attualmente rimane oggetto di attenta sorveglianza.
In caso di una minaccia concreta, esistono strategie per proteggere il nostro pianeta. Una delle soluzioni più promettenti è la deviazione cinetica, una tecnica che prevede l’invio di una sonda per modificare leggermente la traiettoria dell’asteroide. La NASA ha già dimostrato l’efficacia di questa strategia con la missione DART, che nel 2022 ha testato con successo la deviazione di un piccolo asteroide.
Mettiamo comunque in chiaro una cosa: 2024 YR4 non rappresenta un pericolo immediato per l’umanità. E la sua scoperta pone all’attenzione collettiva l’importanza di un monitoraggio costante degli oggetti spaziali e la necessità di investire in tecnologie di difesa planetaria. La questione non è se la Terra possa essere colpita da un grande asteroide, ma quando ciò avverrà – perché prima o poi succederà – rendendo essenziale essere preparati a rispondere in modo adeguato. E chissà come saranno messe le cose in fatto di età pensionabile per allora.
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