Mettersi alla guida con il cellulare in mano è vietato, ma se non si viene fermati, si può contestare la sanzione?
Il nuovo Codice della Strada ha inasprito le sanzioni. Le multe, dallo scorso dicembre, sono molto più pesanti, e in più si rischia la sospensione della patente da una settimana fino a tre mesi, in base all’infrazione commessa. Si tratta di un nuovo regolamento che sta suscitando molteplici polemiche, ma che arriva in soccorso di automobilisti e pedoni, per diminuire gli incidenti stradali, purtroppo ancora oggi molto elevati sulle strade italiane.
![Automobilista fermata dalle autorità](https://www.cnim.it/wp-content/uploads/2025/02/Automobilista-fermata-dalle-autorità.jpg)
L’utilizzo del telefonino mentre si guida è severamente vietato, si possono utilizzare soltanto poche applicazioni, quelle ovviamente utili mentre si è in strada, come il navigatore GPS, oppure le chiamate con il viva voce e con le cuffie. Tutto il resto, compreso tenere il cellulare tra le gambe, comporta una salatissima multa. La sanzione scatta quando si viene fermati dalle autorità, ma a volte la multa può arrivare a casa tramite raccomandata.
Multa per utilizzo di cellulare alla guida: se non si viene fermati la si può contestare
Se si viene fermati mentre si sta utilizzando il telefono alla guida, non solo scatta la multa, ma in base al reato viene sospesa anche la patente per diversi giorni. Spesso, le autorità predisposte non riescono a fermare l’automobilista indisciplinato, e allora prendono il numero di targa, inviando poi la raccomandata all’indirizzo di residenza. In tal caso, si può contestare la dichiarazione del pubblico ufficiale impugnando il verbale?
Come dimostrare che non si era alla guida e non si stava utilizzando il telefonino? Prima di tutto, occorre chiarire che, secondo la Legge, le dichiarazioni di un pubblico ufficiale godono di un peso maggiore rispetto a quelle di un cittadino privato. Dunque, un agente di Polizia o dei Carabinieri gode di questo vantaggio, anche perché rappresenta la “prova legale”.
![Raccomandata arrivata a casa](https://www.cnim.it/wp-content/uploads/2025/02/Raccomandata-arrivata-a-casa.jpg)
La dichiarazione di un agente ha validità legale, dunque non è semplice smentirla, soprattutto in assenza di prove e con il giudice chiamato ad attestare i fatti avvenuti solo tramite dichiarazioni. Senza riscontri oggettivi, ci si basa sulla parola, e in questo caso il privato cittadino può fare ben poco. Tuttavia, ci sono importanti considerazioni da fare.
Come e quando contestare una sanzione inflitta per guida con il cellulare
Il pubblico ufficiale può dichiarare soltanto i fatti che ha osservato con i propri occhi, quindi non potrebbe ricostruire un eventuale incidente stradale, se non era presente. La ricostruzione della dinamica di un incidente viene eseguita dalla Polizia in base ai dettagli e a un’attenta valutazione tecnica.
Inoltre, la verbalizzazione dei fatti emessa dal pubblico ufficiale può essere contestata, affermando che costui sta dichiarando il falso, semplicemente perché si è confuso. Dunque, non basta fare ricorso per la multa, ma occorre presentare apposita querela nei confronti dell’agente.
![Automobilista al telefono mentre guida l'auto](https://www.cnim.it/wp-content/uploads/2025/02/Automobilista-al-telefono-mentre-guida-lauto.jpg)
Se un automobilista è convinto della sua buona fede, per contestare un’infrazione del genere, quando non viene fermato dalle autorità, non può far altro che impugnare la multa dinanzi al Giudice di Pace entro un mese dal ricevimento della notifica del verbale e fare ricorso. Nel ricorso, si avvia il procedimento di querela di falso nei confronti del pubblico ufficiale.
In tal caso, si cercheranno tutte le prove necessarie per dimostrare le false dichiarazioni. L’automobilista dovrà essere difeso da un avvocato e dovrà presentare prove concrete. Tra le prove possono essere incluse testimonianze, riprese video o audio, tabulati telefonici, perizie tecniche. Ovviamente, tale procedimento di annullamento del verbale ha un costo non indifferente, e che spesso non conviene nemmeno rispetto alla multa da pagare.