Se desideri vedere fruttare il tuo capitale allora la regola del 72 è quello che fa per te. In che cosa consiste e come va applicata per un risultato positivo.
Investire non è per tutti, e chi volesse cercare di far fruttare i propri risparmi non dovrebbe agire d’impulso. I comportamenti da sprovveduti non portano mai a niente di buono. Semmai sarebbe meglio individuare una o più figure esperte delle quali ci si può fidare e poi procedere.
![Regola del 72](https://www.cnim.it/wp-content/uploads/2025/02/Spopola-regola-72-cosi-hai-doppio-soldi-facile-capire-applicare-04022025-cnim.it_.jpg)
Però la comprensione dei meccanismi che guidano la crescita del capitale può risultare complessa in ogni caso. Ed allora è meglio trovare conforto da chi non potrà mai tradirti: esistono strumenti matematici come la regola del 72, che semplificano notevolmente questo processo. E che offrono una visione chiara su come far fruttare i propri risparmi. Che cos’è la regola del 72 e come può essere applicata.
Qual è la famosa regola del 72?
La regola del 72 è una formula semplice utilizzata per calcolare il tempo necessario affinché un investimento raddoppi il proprio valore, basandosi sul tasso di interesse annuale. Per utilizzare questa regola, basta dividere il numero 72 per il tasso di rendimento annuo. Il risultato indicherà gli anni necessari per il raddoppio del capitale. Ad esempio, se un investimento offre un rendimento del 6%, il calcolo è il seguente: 72 diviso 6, che risulta in 12 anni. Ciò significa che, a un rendimento del 6%, ci vorranno circa dodici anni per vedere raddoppiato il capitale investito.
La scelta del numero 72 non è casuale, ma si basa su principi matematici che descrivono la crescita esponenziale degli investimenti. Questo numero semplifica il calcolo dell’interesse composto, che è cruciale per comprendere come gli investimenti possano crescere nel tempo. Sebbene l’approccio matematico più preciso utilizzi il numero e (circa 2,718), il 72 offre un’approssimazione sufficientemente accurata, rendendolo più accessibile a chi non ha una formazione avanzata in matematica.
![Numero 72](https://www.cnim.it/wp-content/uploads/2025/02/Qual-e-famosa-regola-72-04022025-cnim.it_.jpg)
Per applicare la regola del 72 in modo efficace, è fondamentale conoscere il tasso di interesse annuale del proprio investimento, che può derivare da diverse fonti, come conti di risparmio, obbligazioni o azioni. Ad esempio, se si investe in un prodotto che genera un rendimento del 4% annuo, il calcolo sarà: 72 diviso 4, il che significa che ci vorranno 18 anni per raddoppiare il capitale.
I limiti della regola del 72
Nonostante la sua utilità, la regola del 72 presenta alcuni limiti. Essa è più efficace per investimenti con un tasso di rendimento stabile. Investimenti come le azioni, caratterizzati da rendimenti variabili, possono portare a risultati imprecisi. Inoltre, la regola fornisce solo una stima, e il tempo effettivo per il raddoppio potrebbe differire, specialmente se i tassi di interesse non rimangono costanti.
Un altro aspetto da considerare è che per tassi di interesse molto bassi, inferiori all’1%, la regola del 72 può risultare meno utile e meno precisa. In tali casi, il tempo per raddoppiare il capitale potrebbe estendersi a decenni. Per comprendere meglio l’applicazione di questa regola, consideriamo alcuni esempi pratici.
![Soldi euro](https://www.cnim.it/wp-content/uploads/2025/02/Limiti-regola-72-04022025-cnim.it_.jpg)
Se si investono 10.000 euro in un conto con un rendimento annuo del 5%, il calcolo sarà: 72 diviso 5, dando un risultato di 14,4 anni. Pertanto, in poco più di 14 anni, il capitale iniziale raddoppierà. Nel caso di un investimento in azioni con un rendimento del 10%, il calcolo sarà: 72 diviso 10, il che significa che il capitale raddoppierà in circa 7,2 anni, un risultato molto interessante per chi cerca rendimenti elevati. Mentre per conservare i tuoi soldi ti servono gli interessi più convenienti possibili, ed esistono.