Non c’è pace per chi ha usufruito del Superbonus 110% per ristrutturare casa: partono i controlli a tappeto da parte del Fisco.
Proseguono le polemiche riguardanti il Superbonus 110% e così, coloro che ne hanno usufruito nel corso degli anni, non trovano pace. Un bonus importantissimo, probabilmente il più importante di sempre, per quanto riguarda il comparto edilizio, per rendere più efficienti le abitazioni e le palazzine, ma sfruttato all’italiana, ossia malamente, e ciò ha comportato più danni che benefici.
Le ditte edili se ne sono approfittate e hanno gonfiato i preventivi anche del doppio, sottraendo così importanti fondi allo Stato. A rimetterci sono stati migliaia di beneficiari, i quali, a un certo punto, si sono visti bloccare i lavori in corso. Fondi terminati, frodi accertate e multe a valanga. Molti cittadini non hanno potuto fare altro che sborsare di tasca propria il denaro restante per poter chiudere i lavori di ristrutturazione. Ma sono tantissimi i palazzi con i lavori fermi da anni. Ora arriva anche la beffa.
Superbonus 110, dopo i tantissimi danni ora arriva anche la beffa per tanti cittadini
Concepito come aiuto per riqualificare l’abitazione, energeticamente e anche a livello sismico, il Superbonus è un tema complesso e controverso, segnato da continue modifiche legislative. Ora, nonostante sia stato cancellato dall’attuale Governo, anche perché i fondi prefissati erano terminati, si aggiungono i controlli dell’Agenzia delle Entrate.
I controlli da parte del Fisco giungono per determinare la corretta rendita catastale degli immobili che sono stati oggetto di interventi grazie al Superbonus. La rendita catastale, come sappiamo, è una misura fondamentale per il calcolo dei vari tributi, come la Tari, l’Imu e l’Irpef. Interventi alla casa, come quelli previsti dal Superbonus, possono aver modificato il calcolo di tali misure.
Con la Legge di Bilancio 2025, l’Agenzia delle Entrate è chiamata a verificare anche quest’anno la rendita catastale e le eventuali variazioni catastali su un immobile. Dunque, il Fisco dovrà verificare l’efficientamento energetico di un’abitazione, quindi l’installazione di pannelli fotovoltaici, la sostituzione di infissi e l’applicazione dei cappotti termini, ma anche i miglioramenti antisismici. Tali modifiche ovviamente incidono sul valore dell’immobile, e quindi anche sulle tasse da versare.
Controlli dell’Agenzia delle Entrate, occhio alle variazioni di catasto su un immobile soggetto a Superbonus
Il Fisco collabora con le banche dati per verificare che sia tutto in regola, controllando la correttezza della dichiarazione di variazione catastale, la classificazione catastale in base allo modifiche apportate all’immobile, il valore di mercato dell’immobile e l’impatto fiscale. Il Fisco verifica che la documentazione fornita dai proprietari dell’immobile sia in regola.
Se la documentazione non è aggiornata o è mancante, i proprietari degli immobili devono aggiornare la rendita catastale, presentando tutte le pratiche necessarie. Inoltre, i tecnici abilitati devono fornire una nuova documentazione con tutte le modifiche apportate alla casa, mentre gli amministratori di condominio devono presentare le pratiche catastali del palazzo che gestiscono.
Se non si agisce in tempo e non si presenta la nuova dichiarazione catastale, l’Agenzia delle Entrate fa scattare le sanzioni amministrative. Accertamenti fiscali possono portare a multe elevate. A rimetterci, come al solito, sono i contribuenti, magari inconsapevoli di tali complessità burocratiche. È importante fornire tutta la documentazione aggiornata del proprio patrimonio immobiliare.