Sono diversi i tentativi di truffa messi in atto attraverso l’applicazione WhatsApp, fra questi anche quello del furto dell’account: come difendersi.
Aumentano i tentativi di truffa messi in atto dai criminali sfruttando WhatsApp, la nota applicazione di messaggistica istantanea appartenente al gruppo Meta. Gli escamotage per ingannare gli utenti stanno divenendo sempre più sofisticati e riconoscerli è davvero complicato.
![WhatsApp](https://www.cnim.it/wp-content/uploads/2025/02/Whatsapp-2.jpg)
Uno di questi raggiri consiste nel furto dell’account della piattaforma utilizzato dai malintenzionati per poi estorcere denaro agli amici o ai parenti della vittima o, in altri casi, per rubare altri account WhatsApp per scopi illeciti. Sul punto si è espresso il presidente di Consumatori.it, Massimiliano Dona, che ha voluto fornire dei consigli per proteggersi da questo tentativo di frode ormai divenuto molto comune.
Truffe WhatsApp, un fenomeno sempre più in crescita
Nell’era della tecnologia, è possibile usufruire di migliaia di servizi e svolgere numerose attività semplicemente usando uno smartphone e le varie applicazioni disponibili su questo tipo di dispositivi. Tra le più diffuse rientra WhatsApp che conta oltre 2 miliardi di utenti attivi a livello globale.
![Smartphone](https://www.cnim.it/wp-content/uploads/2025/02/Smartphone-1.jpg)
Proprio attraverso la nota applicazione di messaggistica istantanea vengono messi in atto numerosi tentativi di frode, fenomeno, secondo le statistiche in merito, sempre più in crescita, così come il numero di vittime. Oltre ai vari messaggi di phishing, tipologia di truffa tra le più comuni, si starebbe diffondendo un’altra tipologia di frode che punta a rubare l’account WhatsApp degli utenti.
Furto dell’account WhatsApp, come funziona
A lanciare l’allarme sul punto il presidente di Consumatori.it, Massimiliano Dona. Nello specifico, secondo Dona, i tentativi di truffa messi in atto attraverso la nota applicazione del gruppo Meta sono divenuti sempre più sofisticati e difficili da riconoscere.
![WhatsApp](https://www.cnim.it/wp-content/uploads/2025/02/WhatsApp-1-1.jpg)
Inoltre, ultimamente, i criminali sfruttano il social hacking, ossia manipolano le relazioni personali per estorcere dati o denaro. “Questo – spiega il presidente di Consumatori.it – avviene quando, ad esempio, un hacker prende di mira un amico o parente e successivamente utilizza l’account compromesso per entrare in possesso di informazioni sensibili, come il numero della carta di credito o, in alternativa, spinge a cliccare su un link malevolo”. Nella maggior parte dei casi, il furto dell’account viene perpetrato inviando alla vittima un sms con un codice di verifica, seguito poi da un messaggio su WhatsApp che sembra essere stato inviato da un contatto fidato che chiede l’invio del codice arrivato via Sms. Se l’utente esegue questa procedura, il truffatore ruberà il suo account e potrebbe proseguire contattando i vari contatti della rubrica.
Come proteggersi
Per cercare di proteggersi da questa tipologia di truffa, Massimiliano Dona consiglia di attivare le funzioni di sicurezza disponibili su WhatsApp, come ad esempio il pin e la verifica in due passaggi. In questo modo l’account sarà protetto e per i criminali sarà più difficile rubare l’accesso.
Infine, il presidente di Consumatori.it, consiglia di fare attenzione anche a tutti gli altri tentativi di truffa che spesso vengono messi in atto con l’invio di messaggi fraudolenti che invitano a cliccare su link malevoli. In casi del genere è sempre meglio verificare il destinatario e non cliccare sul link per non finire nella rete dei criminali.