Ci sono delle domande che lasciano continuamente in sospeso: l’assegno unico, ad esempio, va inserito nella dichiarazione dei redditi?
Il Governo, per aiutare le famiglie italiane, mette a disposizione una serie di aiuti e di bonus.
Da qualche anno, tutte le famiglie con figli percepiscono l’Assegno Unico e Universale. Per chi non lo sapesse, si tratta di un bonus dedicato a tutti i nuclei con figli fino ai 21 anni d’età ed è appunto universale, rivolto cioè a tutti e non solo a quelli che sono in difficoltà.
A seconda dell’ISEE, a cambiare è il valore dell’Assegno che viene inviato dall’INPS. Ogni anno, il Governo sistema le cifre includendo le problematiche legate all’inflazione e aumentando quindi di poco i valori del bonus. In questo periodo dell’anno, gli italiani iniziano a pensare anche alla dichiarazione dei redditi: ma l’assegno Unico, deve essere inserito?
La dichiarazione dei redditi è un documento contabile con il quale il contribuente comunica al fisco il proprio reddito ed effettua i versamenti delle imposte.
Vediamo adesso se l’assegno unico è soggetto a tassazione. Per prima cosa, vi diciamo che potete stare tranquilli: la risposta è negativa. L’AUU non deve essere tassato. Secondo quanto riportato nel testo del decreto della misura, l’assegno “non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 917/1986. In sintesi, l’assegno unico non fa parte del reddito.
Quando si compila la dichiarazione dei redditi, non va quindi inserito l’assegno unico. L’INPS, va detto, rilascia comunque una certificazione ma è solamente a titolo informativo. L’assegno unico non aumenta il reddito imponibile e quindi può essere ricompreso nella categoria delle prestazioni assistenziali. A proposito di bonus, pare che in estate arriverà anche un altro per le famiglie italiane.
Attenzione però ad un punto molto importante: nell’ISEE, invece, va assolutamente segnalato. Nell’indicatore si considerano tutti i redditi, anche quelli che sono esenti da Irpef. Per questo motivo, negli anni le prestazioni come lo stesso Assegno Unico possono cambiare e avere valori più bassi. Con la novità della legge di Bilancio 2025, in ogni modo, esclude l’assegno unico dall’ISEE ma solo per il riconoscimento del bonus nido e del bonus nascita pari a 1000 euro. Con questa straordinaria novità, la prestazione erogata per I figli non va ad incidere negativamente sulle altre prestazioni che una famiglia può guadagnare. Prima di concludere l’articolo, vi ricordiamo che se avete questo conto ci sono due pazzesche novità da conoscere immediatamente. Le normative sono sempre complesse ma la legge non ammette ignoranza: occhio a compilare correttamente il modello 730 per evitare problemi.
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