C’è il rischio che a breve arrivi una nuova tassa per gli italiani e non solo. Cosa sta succedendo e quali sono i possibili scenari da attendere
Il mondo delle tasse, in Italia, si sa è ampio e colpisce i cittadini in modo non indifferente. Quello che preoccupa ora è che a breve potrebbe essere emessa una nuova tassa e dunque una nuova batosta potrebbe arrivare per gli italiani.
Si tratta di un tema molto delicato che coinvolge e preoccupa i cittadini ma anche molte aziende del Made in Italy. Vediamo cosa sta succedendo e quali sono gli scenari che a breve potrebbero configurarsi.
A breve potrebbe arrivare una tassazione sul vino e tutte le bevande alcoliche. È quanto vorrebbe fare l’Unione Europea per supportare il programma Beating Cancer che punta ad attivare delle incisive azioni di prevenzione del cancro e promozione della salute pubblica.
Così, sostenendo che l’alcool rappresenta un fattore di alto rischio per il cancro, si sta pensando di inserire una tassazione così da scoraggiarne il consumo. Inoltre, il piano prevederebbe di inserire anche delle etichette sui prodotti alcolici che richiamerebbero all’attenzione sulla pericolosità degli stessi.
Sarebbero, infatti, 1,3 milioni i morti in un solo anno nell’UE, per via del cancro, secondo i dati della Commissione Europea, e dunque l’aumento delle accise sulle bevande alcoliche è vista come una misura necessaria per contrastare l’uso dell’alcol e ridurre il suo impatto sulla salute.
Al momento non si conoscono bene i termini dal punto di vista dei numeri ma sicuramente il piano europeo prevede di passare dalle accise attuali sul vino e le bevande alcoliche che sono pari a zero ad una revisione sulle aliquote per inserire una imposta sull’alcol.
Potrebbero arrivare a breve, dunque, nuove regole fiscali stringenti in tutta l’Unione per uniformare le tasse sugli alcolici. A questo si dovrebbero aggiungere le etichette che mettono in allerta dall’uso delle bevande da inserire sulle bottiglie.
Un tema già affrontato in passato che ha già ottenuto molti no, soprattutto dal mondo dei produttori, convinti che questo tipo di approccio provochi al settore danni non da poco.
Inutile dire che l’iniziativa ha scatenato molti malumori, tra i cittadini ma soprattutto tra i produttori vinicoli che considerano questa mossa come devastante per tutto il settore. Pensano, infatti, che le nuove norme potrebbero compromettere la competitività del settore vinicolo europeo che da solo vale 100 miliardi di euro l’anno.
Non ci sta l’Uiv, l’Unione Italiana Vini che chiede l’intervento degli europarlamentari italiani per bloccare il provvedimento che colpirebbe in maniera ampia e forte proprio il nostro Paese. Per noi, infatti, vino oltre ad essere un’eccellenza è un asset strategico per l’economia
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