Rottamazione delle cartelle esattoriali, azzerati debiti a tutti gli italiani? Cosa sta succedendo in Italia: la legge approvata dal Governo.
In Italia, negli ultimi mesi, sono successe tantissime cose: il Governo ha ad esempio stravolto il codice della strada, aggiungendo limitazioni, normative e soprattutto sanzioni più pesanti. L’obiettivo è chiaro: bisogna eliminare le distrazioni alla guida.
L’esecutivo ha poi messo mano sull’assegno unico, aumentano l’importo alle famiglie con figli a carico in base all’aumento del costo della vita (un + 8%). E cosa cambia invece per le cartelle esattoriali? Per definizione, stiamo parlando di atti che l’Agenzia delle Entrate invia ai contribuenti per riscuotere somme dovute ai vari enti come l’INPS e i comuni.
Nella “cartella” vengono ovviamente riportati molti punti importanti, tra cui il dettaglio del debito (come l’importo, la causale che possono essere multe o tasse non pagate e il periodo di riferimento), i termini del pagamento stesso, le modalità del pagamento (che possono essere un F24 o un bollettino RAV) ed informazioni varie per poter presentare un ricorso. Per presentare il ricorso, i contribuenti hanno 60 giorni di tempo dalla notifica: in questi casi, è meglio rivolgersi però ad un esperto di settore (come il commercialista) per capire come agire. In caso di mancato pagamento, l’Agenzia delle entrate può quindi avviare azioni di riscossione come il pignoramento di beni, l’ipoteca su una casa ed il fermo amministrativo dell’auto. Chi ha debiti con l’Agenzia delle entrate, deve sapere quindi come muoversi: nel frattempo, il Governo ha già deciso come agire verso i debitori.
Con la rottamazione delle cartelle esattoriali, i contribuenti sanno perfettamente che i debiti possono essere eliminati con il fisco senza dover pagare le sanzioni o gli interessi di mora. Il debitore andrebbe quindi a pagare soltanto l’importo originario del debito.
Con la rottamazione, ci sono diversi vantaggi: è possibile usufruire di una rateizzazione e c’è la possibilità di ottenere una riabilitazione, ottenendo la cancellazione dei propri dati dalla centrale rischi. Da diversi mesi, la Lega spinge per avere una nuova rottamazione delle cartelle per aiutare i contribuenti con problemi con il Fisco e per far fare cassa allo Stato stesso. Tali proposte vengono però continuamente bocciate.
Nella nuova legge di bilancio un emendamento firmato da Gusmeroli è stato però respinto. Per il Governo, il ragionamento è semplice: con tagli degli importi e rateizzazioni (che si ottengono con la rottamazione) comportano un pesante segno meno nel bilancio dello Stato.
C’è però comunque una novità molto importante: chi è decaduto dalla rottamazione quater per rate non pagate entro il 31 dicembre 2024, può rientrare, ma dovrà presentare domanda entro e non oltre il 30 aprile 2025. Bisognerà poi pagare tutte le rate insolute entro il 31 luglio 2025 o chiedere la dilazione fino a 10 rate con interessi del 2%. Il Senato ha infatti approvato il decreto Milleproroghe con 97 voti favorevoli e 57 voti contrari. Il provvedimento, adesso, passa alla Camera dei deputati.
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