Il caso Tortu-Jacobs: presunto spionaggio e sospetti di doping scuotono l’atletica italiana

Doping, spionaggio e hacker: sembra la trama di un film d’azione, ma si tratta di un caso che sta scuotendo il mondo dello sport italiano.

Una vicenda che sembra uscita da un film thriller, ma che coinvolge due dei più grandi protagonisti dell’atletica italiana: Filippo Tortu e Marcell Jacobs, entrambi campioni olimpici nella staffetta 4×100 ai Giochi di Tokyo 2020.

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Il caso Tortu-Jacobs: presunto spionaggio e sospetti di doping scuotono l’atletica italiana (foto da profilo instagram) – cnim.it

Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, il fratello di Tortu, Giacomo, avrebbe incaricato una società di sicurezza privata per ottenere informazioni riservate su Jacobs, in particolare sui suoi test antidoping.

Spionaggio nell’atletica leggera: scandalo in Italia

Secondo le rivelazioni del quotidiano, Giacomo Tortu si sarebbe rivolto nel settembre 2020 – quindi un anno prima delle Olimpiadi di Tokyo – alla società Equalize, attualmente al centro di un’indagine per accesso illecito a banche dati istituzionali.

L’obiettivo sarebbe stato quello di acquisire i risultati delle analisi del sangue di Jacobs, presumibilmente per verificare l’eventuale utilizzo di sostanze dopanti.

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Spionaggio nell’atletica leggera: scandalo in Italia (foto da profilo instagram) – cnim.it

Ma non solo: sempre secondo quanto emerge, la richiesta di Giacomo Tortu avrebbe incluso anche l’accesso alle comunicazioni private di Jacobs con il suo staff, nel tentativo di ottenere ulteriori dettagli sul suo stato di forma e sulla preparazione dell’atleta

Se confermata, la vicenda getterebbe un’ombra pesante sul rapporto tra i due atleti e sulla correttezza del contesto sportivo in cui hanno gareggiato.

La reazione di Filippo Tortu alle accuse: “Sono estraneo alla vicenda”

Non si è fatta attendere la risposta di Filippo Tortu, che ha voluto subito chiarire la sua posizione:

«Ho appreso la notizia dagli organi di informazione. Confido che i fatti siano chiariti al più presto e che il mio nome non sia associato a eventi da cui sono totalmente estraneo».

L’atleta prende così le distanze dal presunto coinvolgimento familiare nella vicenda, ma che lascia aperti molti interrogativi sul ruolo del fratello e sulle reali motivazioni dietro questa richiesta di indagine privata.

Jacobs resta in silenzio: sta pensando ad un’azione legale?

Dal canto suo, Marcell Jacobs – protagonista di un trionfo storico nei 100 metri piani a Tokyo – non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali.

Il velocista bresciano ha già incaricato il suo avvocato di valutare eventuali azioni legali, qualora emergessero prove concrete che dimostrino un danno alla sua immagine o violazioni della sua privacy.

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Jacobs resta in silenzio: sta pensando ad un’azione legale? (foto da profilo instagram) – cnim.it

«In attesa di ulteriori dettagli e verifiche, ha dato mandato al suo avvocato di valutare i profili legali, come possibile parte lesa», si legge nei report.

Un caso da chiarire che scuote l’atletica italiana

L’indagine sul presunto spionaggio getta un’ombra sull’atletica italiana, soprattutto considerando che entrambi gli atleti sono stati tra i protagonisti della storica vittoria nella staffetta 4×100 a Tokyo.

Se le accuse venissero confermate, sarebbe un duro colpo non solo per il rapporto tra i due velocisti, ma anche per la credibilità dell’intero mondo sportivo italiano.

D’altra parte, se dovesse emergere che si tratta solo di un equivoco o di accuse infondate, il caso potrebbe rivelarsi solo un episodio spiacevole, destinato a essere rapidamente dimenticato.

Intanto, nel mondo della Formula 1, il pilota Lewis Hamilton ha compiuto un gesto che ha lasciato tutti senza parole: ne abbiamo parlato in questo articolo.

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