Si riaccende la fiamma intorno al nome di Emanuela Orlandi. Questa volta al centro del minino c’è Papa Francesco a la sua presentazione a Sanremo 2025.
Dopo la discussione intavolata da Papa Francesco sugli schermi del Festival di Sanremo 2025, nascono nuove polemiche che vedono al centro tanto il Pontefice quanto Emanuela Orlandi, cittadina vaticana scomparsa nell’ormai lontano 22 giugno 1983.
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A parlare e riaccendere la fiamma intorno al nome di Emanuela è stato il fratello Pietro Orlandi, ospite a Verissimo per raccontare nuovi sviluppi in merito alla tragica vicenda. L’uomo da 40 anni non smette di cercare la sorella e oggi rivolge la sua rabbia anche contro Papa Francesco.
Pietro Orlandi, a Verissimo parla di Papa Francesco
Sono trascorsi 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi e suo fratello Pietro non ha mai arrestato la sua ricerca di verità. Ancora una volta gli sono state aperte le porte dello studio di Verissimo per raccontare pubblicamente della notizia della presunta scomparsa di alcuni documenti riguardanti la ragazza.
Emerge, in aggiunta, che Pietro sarebbe in contatto con un generale che potrebbe aggiungere delle informazioni importanti a questo caso che sembra destinato a non avere mai fine. “Io non mi fermo mai perché non posso fermarmi“, ha detto il fratello di Emanuela appena accomodatosi nel corso della trasmissione. “Devo trovare la verità e dare giustizia a mia sorella“.
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E’ in questo contesto che emerge anche il nome del Pontefice e la dichiarazione che lo stesso Francesco fece tempo prima, asserendo che Emanuela oggi è “in cielo”. Questa affermazione ha scaturito curiosità in Pietro, il quale avrebbe cercato più volte un incontro con il Papa pur trovandosi ogni volta davanti ad una porta chiusa.
Papa Francesco: “Emanuela è in cielo”, Pietro chiede un incontro
Papa Francesco, dopo la sua affermazione, appare sfuggente. Pietro cerca un incontro che gli viene negato e l’uomo negli studi di Verissimo chiede pubblicamente come mai il Pontefice accetti di presenziare da Fazio o durante il Festival di Sanremo ma rifiuti di incontrare e parlare con lui.
Secondo le voci giunte a Pietro Orlandi, Papa Francesco avrebbe usato le parole “Troppi occhi puntati addosso” per giustificare il suo rifiuto. Ma Pietro non ha intenzione di arrendersi: “Non è normale che il Papa abbia timore di parlare e io non credo che Emanuela sia morta”.
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Silvia Toffanin ha chiesto a Pietro il parere personale riguardo la strana vicenda dei documenti scomparsi. Lui stesso ha confessato di essere andato all’Archivio di Stato e aver trovato una cartella rossa del Ministero dell’Interno riguardante Emanuela Orlandi del tutto vuota. L’assenza dei fascicoli è stata attribuita alle indagini condotte dai Servizi Segreti nel 2017. Pietro ha aggiunto di essersi rivolto allo Stato, il quale ha confessato di non avere in proprio possesso alcun documento. Si tratta, pertanto, di materiale scomparso nel nulla.
Emanuela Orlandi e i documenti scomparsi, Pietro non si arrende
Pietro Orlandi ha proseguito il suo racconto a Verissimo confessando che un generale del consiglio del Ministro Spadolini lo avrebbe contattato per fornirgli delle informazioni riguardo un misterioso volo che venne coperto dal Vaticano. Si sarebbe trattato proprio nel 1983, anno della scomparsa di Emanuela. Il Cardinale Pionelli si recò nello studio del generale insistendo per un volo che avrebbe dovuto partire da Ciampino con quattro persone a bordo, due uomini e due donne, in totale riservatezza. Questa vicenda ha alimentato ulteriori speranze in Pietro, intenzionato a capire se su quel volo fosse presente sua sorella Emanuela, confermando così la tesi che sarebbe stata portata dal Vaticano oltre i confini dell’Italia ed escludendo finalmente l’ipotesi della sua morte.