Assegno Unico per sostenere le famiglie: scattano le maggiorazioni ma da marzo bisogna aggiornare l’ISEE

L’Assegno Unico Universale 2025 per sostenere le famiglie si è rinnovato e sono scattate le prime erogazioni: da marzo servirà nuovo ISEE.

L’Assegno Unico Universale è un contributo pensato dal Governo per sostenere le famiglie con figli e maggiormente in difficoltà finanziarie. Un’agevolazione che dalla sua introduzione è stata ampiamente sfruttata dalle famiglie. Quest’anno, l’Assegno Unico prevede alcune piccole modifiche, e le cifre erogate tengono conto anche dell’indice di inflazione.

Giovane famiglia con bimbo in arrivo
Giovane famiglia con bimbo in arrivo (cnim.it)

Sono partiti i primi pagamenti di febbraio, recuperando anche quelli arretrati del mese di gennaio, ma dal prossimo marzo occorrerà aggiornare il reddito ISEE per poter usufruire degli incrementi previsti per l’adeguamento al costo della vita. Da marzo, infatti, verranno aggiornati i parametri ISEE del 2025 per determinare l’ammontare del sussidio.

Assegno Unico, da marzo aggiornamento dei parametri ISEE: requisiti per usufruire dell’agevolazione

Chi ha già usufruito di questa forma di sostegno continuerà a beneficiarne, perciò le domande presentate negli anni passati valgono anche per gli anni successivi, salvo modifiche di reddito. Per determinare l’importo spettante basta presentare un nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica, la DSU 2025. In assenza di ISEE, l’importo viene calcolato in base agli importi minimi previsti della legge.

Tutti gli importi sono adeguati ai nuovi parametri che entreranno in vigore a partire da marzo e tutti gli arretrati saranno corrisposti alle famiglie. I pagamenti avvengono ogni 17 e 19 del mese, dunque, a partire da oggi partono i primi pagamenti alle famiglie, salvo per le famiglie che abbiano presentato domanda per la prima volta o abbiano fornito un nuovo ISEE, alle quale l’importo sarà erogato il 28 febbraio.

Assegno Unico Universale per le famiglie
Assegno Unico Universale per le famiglie (cnim.it)

Un ritardo di dieci giorni per dare modo all’INPS di controllare tutti i dati relativi al nucleo familiare e di verificare la nuova situazione reddituale. La DSU del 2025 si può presentare fino al prossimo 30 giugno, in tal caso l’ente erogherà anche gli arretrati dei primi sei mesi dell’anno. La DSU pre-compilata si può scaricare tramite il portale dell’INPS, nella sezione “Portale unico ISEE”.

Come presentare la DSU per ottenere l’Assegno Unico per i figli a carico

All’interno del modulo da compilare per la Dichiarazione Sostitutiva Unica il reddito è riferito al secondo anno solare precedente la presentazione della DSU, mentre il patrimonio mobiliare e immobiliare è quello posseduto alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello della presentazione della Dichiarazione.

Una volta compilata la DSU si ottiene il reddito ISEE, da inviare al Sistema Informativo dell’ISEE accedendo tramite credenziali personali con SPID, CiE o CNS. L’Agenzia delle Entrate invia tutti i dati all’INPS per le dovute verifiche. Per il 2025 sono previste delle maggiorazioni per via dell’adeguamento all’inflazione e suddivise in due soglie basate sul reddito.

Carta bancomat per le famiglie
Carta bancomat per le famiglie (cnim.it)

I valori massimi di maggiorazione si hanno con reddito ISEE inferiore ai 17.227,33 euro, mentre i valori minimo si ottengono con ISEE inferiore ai 45.939,56 euro. A queste, però, bisogna considerare le maggiorazioni per le famiglie con figli disabili di età inferiore ai 21 anni: per figli non autosufficienti la maggiorazione è di 120 euro, con disabilità grave di 109 euro, con disabilità media di 97 euro.

La maggiorazione è prevista tra i 17 e gli 85 euro in caso di due o più figli, o in caso di figli per madre di età inferiore ai 21 anni o di bonus secondo percettore di reddito. L’INPS evidenzia che sono ancora in vigore ulteriori maggiorazioni, come quella transitoria relativa ai mesi di gennaio e febbraio 2025 per i nuclei con ISEE non superiore ai 25 mila euro, con nuclei con figli di età inferiore a un anno, per i nuclei familiari numerosi con almeno tre figli.

Gestione cookie